GLİ ALTRİ SİAMO NOİ
UMBERTO TOZZİ
È notte ma vorrei che fosse presto lunedì
Con gli altri insieme a me per fare la città
Con gli altri chiusi in sé che si aprono al sole come fiori quando
Si risvegliano, si rivestono
Quando escono, partono, arrivano
Ci somigliano angeli avvoltoi
Come specchi gli occhi nei volti
Perché gli altri siamo noi
I muri vanno giù al soffio di un'idea
Allah come Gesù in chiesa o dentro una moschea
E gli altri siamo noi ma qui sulla stessa via
Vigliaccamente eroi lasciamo indietro i pezzi di altri nomi
Che ci aspettano e si chiedono
Perché nascono e subito muoiono
Forse rondini, foglie d'Africa
Ci sorridono di malinconia
E tutti vittime e carnefici tanto prima o poi
Gli altri siamo noi
Quando cantano, quando piangono
(gli altri siamo noi, siamo noi, siamo noi)
In questo mondo gli altri siamo noi
Quando nascono, quando muoiono
(gli altri siamo noi, siamo noi, siamo noi)
Gli altri siamo noi
Noi che stiamo in comodi deserti
Di appartamenti e di tranquillità
Lontani dagli altri, ma tanto prima o poi
Gli altri siamo noi
In questo mondo piccolo oramai
Gli altri siamo noi
Sì gli altri siamo noi fra gli indios e gli indù
Ragazzi in farmacia che ormai non ce la fanno più
Famiglie di operai licenziati dai robot
E zingari dell'est in riserve di periferie
Siamo tutti vittime e carnefici tanto prima o poi
Gli altri siamo noi
L'Amazzonia, il Sud Africa
(gli altri siamo noi, siamo noi, siamo noi)
In questo mondo gli altri siamo noi
Quando sparano, quando sperano
(gli altri siamo noi, siamo noi, siamo noi)
In questo mondo piccolo oramai
Gli altri siamo noi
In questo mondo gli altri siamo noi